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la rinascita dell'economia del dono

2025-01-26 16:59

www.abnewswire.com/

Economia del Dono, Giorgio Porcellana, Jorel, INTERNATIONAL JOREL FOUNDATION, FONDAZIONE INTERNAZIONALE JOREL,

la rinascita dell'economia del dono

In un mondo in cui le transazioni monetarie dominano ogni aspetto della nostra vita quotidiana, la proposta di Giorgio Porcellana è rivoluzionaria.

 

 

 

La rivoluzione silenziosa di Giorgio Porcellana: la rinascita dell'economia del dono

 

 

 

In un mondo in cui le transazioni monetarie dominano ogni aspetto della nostra vita quotidiana, la proposta di Giorgio Porcellana è niente meno che rivoluzionaria: l'economia del dono, un sistema radicato nella generosità e nella reciprocità. Questo modello non solo sfida le norme tradizionali dell'economia di mercato, ma suggerisce anche un profondo cambiamento nel modo in cui percepiamo ricchezza e valore.

Con la sua piattaforma Islands of Change (IOC), Giorgio Porcellana ha creato uno spazio in cui solidarietà e fiducia sostituiscono le motivazioni del profitto e dell'accumulazione. Il suo approccio reimmagina le relazioni economiche come una rete di supporto reciproco, in cui i partecipanti traggono beneficio collettivamente rafforzando al contempo i legami della comunità. "L'atto del dare non è semplicemente uno scambio simbolico, ma una dichiarazione che un altro tipo di economia è possibile", afferma Giorgio Porcellana.

Questa visione ha trovato eco in oltre 36 paesi, dove l'IOC non solo ha trasformato le vite individuali, ma ha anche dimostrato il potenziale di un'economia radicata in principi sostenibili e incentrati sull'uomo. Dalle comunità rurali agli ambienti urbani, il modello sfida le strutture esistenti e disegna una rete globale di individui desiderosi di riconsiderare le proprie priorità economiche e sociali.

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Radici storiche dell'economia del dono

Il concetto di un'economia basata sul dono è tutt'altro che nuovo. Le comunità ancestrali in Africa, Sud America e Asia praticavano sistemi di ridistribuzione ciclica in cui i beni venivano condivisi equamente tra i membri. Cerimonie come il potlatch, eseguite dai popoli indigeni della costa nord-occidentale del Pacifico, dimostravano che l'atto del dono non solo favoriva l'abbondanza condivisa, ma migliorava anche la posizione sociale e rafforzava i legami comunitari.

Giorgio Porcellana reintroduce questi principi, adattandoli a un contesto moderno integrando tecnologia e matematica per garantire la sostenibilità del suo sistema. Il suo approccio è radicato in una visione profondamente umanistica. "L'atto del dare trascende il mero calcolo economico; è fondato sulla fiducia e sulla solidarietà", afferma Giorgio Porcellana.

Questa prospettiva sfida le strutture tradizionali di accumulazione del capitale e i paradigmi economici neoclassici, che enfatizzano la massimizzazione dell'utilità individuale a spese del benessere collettivo. Combinando tecnologia avanzata e matematica applicata, Giorgio Porcellana mira a re immaginare un sistema economico che promuova relazioni sociali più eque e sostenibili.
 

Isole del cambiamento: una piattaforma per la generosità

 

Al centro della proposta di Giorgio Porcellana c'è Islands of Change (IOC), una piattaforma digitale che consente agli individui di partecipare a un ciclo di donazioni monetarie senza obblighi di rimborso o transazioni commerciali. La struttura è semplice e decentralizzata: gli individui avviano il processo offrendo un regalo e, man mano che procedono nel sistema, ricevono regali da altri membri. Questo processo decentralizzato elimina intermediari e commissioni.

Il modello opera a livello finanziario e partecipativo, consentendo ai membri di reinvestire una parte dei doni ricevuti per rimanere nel sistema, mantenendone una quota per uso personale. Questo meccanismo garantisce che ogni membro abbia l'opportunità di trarne beneficio, promuovendo l'inclusività e impedendo l'istituzione di gerarchie o privilegi permanenti. Il sistema incoraggia inoltre la trasparenza e la partecipazione attiva, assicurando che le regole siano chiare ed eque per tutti i soggetti coinvolti.

Uno degli aspetti più innovativi di Islands of Change è la sua adattabilità alle esigenze individuali, offrendo uno spazio inclusivo in cui nessuno viene lasciato indietro. I partecipanti hanno il pieno controllo su quanto contribuiscono e per quanto tempo rimangono nel sistema, favorendo un ambiente di fiducia e rispetto reciproci. Inoltre, il sistema garantisce un'equa ridistribuzione delle risorse, rafforzando i legami comunitari e rafforzando il senso di appartenenza.

Ad oggi, più di 150.000 persone in 36 paesi hanno partecipato al CIO. Questa impressionante espansione evidenzia il suo impatto positivo, evidenziato dalla ridistribuzione di oltre 10 milioni di $ in donazioni monetarie durante il suo primo anno di attività. Ciò che è più notevole è che queste risorse non sono state gestite da un'entità centrale, ma scambiate direttamente tra i partecipanti, aderendo ai principi di decentramento e autogoverno. La fiducia coltivata da questo modello è stata fondamentale per la sua espansione globale.

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Differenze dagli schemi piramidali fraudolenti

Una controversia comune su Islands of Change (IOC) è il suo paragone con gli schemi piramidali o Ponzi. Tuttavia, la piattaforma si distingue chiaramente per la sua struttura decentralizzata e l'assenza di obblighi di reclutamento. Come spiega Giorgio Porcellana: "A differenza di uno schema piramidale, in cui pochi al vertice traggono vantaggio a spese della base, in IOC tutti i partecipanti hanno pari opportunità di avanzare e ricevere regali".

Trasparenza e un modello matematico equo sono i capisaldi di Islands of Change. I partecipanti non si affidano a complesse reti di reclutamento per progredire, evitando la pressione tipica degli schemi piramidali. Il sistema assicura che i contributi fluiscano equamente, garantendo un accesso equo ai benefici senza creare gerarchie privilegiate.

Un'altra differenza fondamentale risiede nella decentralizzazione delle risorse. Negli schemi Ponzi, i fondi sono controllati da un'autorità centrale, aumentando il rischio di frode e abuso. Al contrario, l'IOC facilita i trasferimenti diretti di doni tra i partecipanti, eliminando gli intermediari. Questa decentralizzazione assicura la sostenibilità del sistema e impedisce la concentrazione dei benefici tra pochi individui, distribuendoli invece ampiamente.

La flessibilità del sistema lo distingue ulteriormente dalle tradizionali strutture fraudolente. I partecipanti possono decidere quando e come impegnarsi e persino abbandonare il sistema senza avere un impatto negativo sugli altri. Questa progettazione promuove un'atmosfera di fiducia e correttezza, con la collaborazione volontaria che funge da forza trainante del sistema.

La legalità del sistema è stata confermata anche da giuristi internazionali, che sottolineano che i regali vengono trasferiti direttamente tra i partecipanti, senza alcuna ritenzione da parte della piattaforma. Questo approccio garantisce che anche coloro che scelgono di uscire dal sistema non ne interrompano il funzionamento, grazie a un framework matematico che assicura che il sistema rimanga operativo ed equilibrato.

Innovazione tecnologica e sostenibilità

 

La tecnologia è un pilastro di Islands of Change (IOC). I partecipanti vengono sottoposti a un processo di verifica dell'identità Know Your Customer (KYC) per garantire la trasparenza e le transizioni tra i ruoli all'interno del sistema sono automatizzate. Questo processo non solo crea fiducia nella piattaforma, ma garantisce anche che tutte le interazioni siano chiare e tracciabili, prevenendo potenziali irregolarità.

La piattaforma presenta anche avatar virtuali chiamati "Eternos", gestiti dal Solidarity Circular Economy Department della Jorel Foundation. Questi avatar mantengono la funzionalità del sistema contribuendo alla sua sostenibilità finanziaria. Quando gli Eternos ricevono doni, i fondi vengono reindirizzati a iniziative umanitarie, come la costruzione di eco-villaggi, l'istituzione di centri sanitari, la creazione di scuole alternative e lo sviluppo di laboratori scientifici e tecnologici.

L'implementazione di tecnologie avanzate assicura che il sistema sia scalabile e adattabile, offrendo un'esperienza user-friendly che funziona senza problemi in tutte le posizioni geografiche. Combinando l'innovazione tecnologica con un impegno per la solidarietà, Islands of Change dimostra come la tecnologia possa trasformare economie e società, promuovendo sia l'inclusività che lo sviluppo sostenibile.

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La rinascita dei valori umani attraverso l’economia del dono

Oltre alla sua innovazione tecnica, l'economia del dono promuove un profondo cambiamento culturale, rimodellando le fondamenta delle economie moderne. In un mondo in cui dominano consumismo e accumulazione, questo modello ridefinisce il valore concentrandosi sulle relazioni umane e sulla solidarietà. Il successo non è più misurato dalla ricchezza materiale, ma dall'impatto della generosità nel costruire comunità resilienti e connesse.

"Un dono non è semplicemente un trasferimento materiale, ma un atto simbolico che crea connessioni e rafforza i legami sociali", sottolinea Giorgio Porcellana, aggiungendo profondità al principio. Questo concetto evidenzia il ruolo del dono come linguaggio universale che promuove la fiducia e l'impegno tra le persone. Le culture ancestrali lo hanno capito intuitivamente, utilizzando l'atto del dare come strumento per costruire coesione sociale e garantire benessere collettivo. Oggi, in un mondo frammentato da interessi individuali, l'economia del dono fornisce un modello per creare un modello economico più umano e sostenibile.

Questa visione risuona anche con esempi moderni di altruismo, come la donazione di sangue o organi, e nelle comunità di tecnologia open source. Questi atti dimostrano che la generosità non è solo praticabile, ma può prosperare in un mondo globalizzato e tecnologicamente avanzato.


Un futuro sostenibile per l’economia del dono

Il sogno di Giorgio Porcellana si estende oltre la piattaforma Islands of Change, immaginando comunità progettate per essere autosufficienti in varie parti del mondo. Questi villaggi sono creati per promuovere la vita in armonia con la natura, con case costruite con materiali innovativi ed ecosostenibili. Ogni nucleo familiare sarà dotato di tecnologie di energia rinnovabile come pannelli solari, insieme a sistemi come la raccolta dell'acqua piovana, garantendo un consumo responsabile delle risorse.

I villaggi includeranno orti familiari che forniranno ai residenti cibo fresco e biologico e incoraggeranno l'autosufficienza. Gli spazi comuni ospiteranno centri educativi di alta qualità dove bambini, adulti e anziani potranno esplorare argomenti come sostenibilità, tecnologia e arti. Centri sanitari completamente attrezzati garantiranno il benessere della comunità.

I progetti mirano a promuovere un profondo senso di comunità. Ci saranno spazi dedicati alla creatività e alla ricreazione, come laboratori d'arte, teatri all'aperto, palestre e centri sportivi. I villaggi includeranno anche biblioteche digitali che offrono accesso a milioni di risorse educative e culturali. Queste comunità sono concepite come epicentri di innovazione e apprendimento continuo.

La visione di Giorgio Porcellana non solo enfatizza la sostenibilità ambientale, ma cerca anche di tessere un tessuto sociale fondato sulla solidarietà e sullo sviluppo umano olistico. Ogni villaggio avrà un mercato interno, centri artistici e sportivi e aree per la crescita personale e la creatività. L'obiettivo è creare un ambiente in cui amicizia e solidarietà siano i capisaldi della vita quotidiana: attrarre persone da tutto il mondo che cercano un'alternativa agli stili di vita consumistici.


L'eredità di un'idea trasformativa di Giorgio Porcellana

Sebbene l'economia del dono incontri scetticismo, il suo impatto positivo è innegabile. In meno di un anno, ha mobilitato risorse significative e, dalle piccole comunità rurali ai vivaci centri urbani, ha trasformato la vita di migliaia di persone. La piattaforma Islands of Change ha creato reti di supporto e solidarietà. Ogni storia di successo dimostra come questo modello economico possa interrompere la disuguaglianza e offrire opportunità significative a chi è più nel bisogno.

Al di là dei numeri, il suo vero valore risiede nella sua capacità di ridefinire le priorità sociali. In mezzo al consumismo dilagante, l'economia del dono ci invita a riconsiderare il significato della ricchezza, spostando l'attenzione dall'accumulo di beni materiali alla promozione di connessioni umane significative. Questo cambiamento di prospettiva non solo avvantaggia le comunità coinvolte, ma promuove anche un modello sostenibile di sviluppo in cui la condivisione e la collaborazione sono normalizzate.

“L’economia del dono non è solo un sistema economico; è uno stile di vita culturale ed etico”, conclude Giorgio Porcellana. In un mondo sempre più disconnesso, la sua proposta ci ricorda che il vero valore non risiede in ciò che possediamo, ma in ciò che condividiamo. Forse è giunto il momento di guardare oltre il denaro e riscoprire il potere trasformativo della generosità.

Contatto:

FONDAZIONE INTERNAZIONALE JOREL

Via España 1280, Suite 7D

Panama

Repubblica di Panama

info@islandsofchange.org

www.isoledicambio.org

+5078339512

Contatto con i media
Nome dell'azienda: INTERNATIONAL JOREL FOUNDATION
Persona di contatto: Giorgio Porcellana
E-mail: Invia e-mail
Paese: Panama
Sito web: http://www.islandsofchange.org/